Vite Difficili – 1997 – parte decima

Dopo pochi minuti Otello entrò in un bar. Avvicinatosi al bancone incrociò lo sguardo del barista che lo interrogò, senza proferire parola. “ Buonasera. – disse con un poco di disagio Otello – Vorrei un caffè e un bicchiere d’acqua non gassata, grazie.” Fatta l’ordinazione il poliziotto si mise seduto a un tavolinetto libero e…

Vite Difficili – 1997 – parte nona

Tornarono alla pensione che erano quasi le due e mezzo del pomeriggio. Tutto sembrava tranquillo. Nel parcheggio erano rimasti solo il pulmino della polizia e poche altre automobili. I due poliziotti entrarono, gli agenti rimasti di servizio alla pensione salutarono il commissario che senza preamboli, disse: “Fate venire il Santoni nella sala bar.” Poi, rivolgendosi…

Vite Difficili – 1997 – parte ottava

Il commissario, uscendo, incaricò un altro agente di prendere rilievi e di fotografare le impronte viste da Otello dietro la casa. Mentre salivano in macchina arrivò il carro funebre. “Il magistrato ha ordinato l’autopsia – disse Lattanzi mettendo in moto – è la solita prassi. Speriamo che almeno serva a fornirci delle utili indicazioni.” Otello…

Vite Difficili – 1997 – parte sesta

Dopo pochi minuti Otello e il commissario tornarono al piano terra lasciando due poliziotti della scientifica che eseguivano i primi rilievi scientifici e le prime fotografie alla presenza del medico legale. Lattanzi allestì il suo ufficio per gli interrogatori nel bar della pensione e cominciò subito a raccogliere le deposizioni dei presenti. Ad uno ad…

Vite Difficili – 1997 – parte quarta

Otello l’aveva guardata uscire e sparire nel buio oltre la porta trattenendo la tentazione di chiamarla e, ancor più, quella di seguirla. Aveva nel naso il profumo che la ragazza gli aveva sciorinato addosso passandogli vicino e che lo aveva inebriato più dei due bicchieri di grappa. Restò ancora per un attimo a guardare il…

Vite Difficili – 1997 – Parte Terza

Passarono fuori, a tutta velocità, due autoambulanze. L’urlo delle sirene strappò, per qualche secondo, il rumore del vento e copri la pioggia. Poi ancora lampi e tuoni e, di nuovo, pioggia e vento. “Mamma mia, che disastro!” piagnucolò il giovanottone con i baffi piegandosi in avanti, verso il tavolo, per riempirsi un secondo bicchiere di…