Prefazione
Ocra, perché ocra non è proprio giallo.
Meglio, non è più “Giallo” e, forse, giallo non lo è mai stato e neanche ha mai voluto esserlo.
Ocra, se mai è stato “Giallo”, è, fin dalla nascita, un giallo impuro, è giallo corrotto da altri colori.
Corrotto dai colori della vita.
Corrotto dal colore della terra, del fango, della caduta, della difficoltà, della sofferenza, dell’indeciso e dell’indecisione… del non compiuto.
Ocra non è rotondo, non è un cerchio perfetto, compiutamente riuscito.
Ocra è il colore dei sogni infranti nella realtà del quotidiano, nell’impossibilità della realizzazione.
Ocra è “Giallo” corrotto, giallo sopraffatto e sottomesso dal rosso del sangue e della passione.
Ocra è, io credo, il colore della nostra stessa esistenza.