La nuova epoca storica, nella quale stiamo entrando in modo troppo mansueto, come bestie al macello, pare caratterizzata dalla sconfitta e conseguentemente dalla scomparsa delle culture umanistiche ed illuministiche: uno stravolgimento che coinvolge circa cinque secoli di storia dell’umanità.
Non voglio certo asserire che in questi ultimi cinque secoli la barbarie e la disumanità sia state messe al bando e non abbiano gravemente influenzato la storia delle nazioni e dei popoli: sappiamo tutti che l’elenco dei crimini risulterebbe quasi interminabile, se ci volessimo applicare in questa materia, ma credo che si possa dire che in quasi tutte le situazioni antecedenti a quelle attuali si cercava sempre di “coprire” i crimini o, semplicemente, nascondendoli o vantando una supremazia e diversità razziale, culturale, religiosa, ideologica o ammantando le volontà imperialiste con valori assoluti e orpelli etici dichiarati a prescindere di inestimabile valore: la Patria, la Fede, la Gloria…
Oggi tutto questo è finito, oggi regna e vince la sola e orgogliosamente manifestata, quando non dichiarata, prepotenza della menzogna e della prepotenza.
I Capi di Stato, oggi, si atteggiano come gangsters e mafiosi e sono supportati da estesi strati di consenso popolare: d’altra parte anche Hitler andò al governo grazie alle elezioni e senza la necessità di un colpo di mano.
Quasi tutti i grandi stati del pianeta sono oramai retti da un uomo solo al comando e i corpi intermedi, le istituzioni di garanzia normativa, istituzionale e costituzionale, nazionali e internazionali, sono screditati, sbeffeggiati e depotenziati.
Oggi ogni azione fa capo ad un mercanteggio: ti bombardo se non mi cedi pezzi di territorio strategico, ti tolgo gli aiuti se non compri le armi, le automobili, il petrolio da me!
Oggi non ci sono più le coalizioni di Paesi democratici che si muovono compatti e avversi e avversi nei confronti di Paesi totalitari o teocratici: oggi ci sono alleanze finanziarie o mercantili che non guardano in bocca a nessuno e che non si schifano di nulla.
Siamo entrati in un’epoca nella quale i capi di stato agiscono come tanti, sfrontati Al Capone. Gente che sfida la storia mostrando con il linguaggio del volto la tracotanza del potere assoluto ed il disprezzo totale verso gli altri. La nostra vecchia, difettosa, limitata, ma confortevole democrazia liberale è in pericolo, se non è già morta: se non troveremo il modo di arginare questa deriva vedremo presto, per la prima volta nella storia contemporanea, affermarsi una democrazia monocratica.